Boswellia serrata che cos'è e a cosa serve.

E' un integratore alimentare a base di Boswellia che contribuisce a favorire la funzionalità articolare e contrasta gli stati di tensione localizzati. E' inoltre utile per il benessere del sistema digerente. I monoconcentrati racchiudono e conservano tutte le sostanze funzionali presenti nella pianta da cui si ricavano, rendendole disponibili in una forma dall'uso semplice e pratico.
I nostri prodotti non contengono coloranti, conservanti, aromi artificiali, OGM, glutine, lattosio, allergeni. Sono di origine vegetale e adatti a vegetariani. Sono prodotti in laboratori certificati; gli estratti sono naturali e titolati, la concentrazione del principio attivo è garantito da analisi.
Senza glutine, senza lattosio, vegan approved, vegetarian V-Caps.

La boswellia (Boswellia serrata) è una pianta appartenente alla famiglia delle Burseracee originaria di India e Cina. La sua resina, ottenuta per incisione, è utilizzata da secoli come incenso nelle cerimonie culturali e religiose e, in passato, dagli egiziani per l’imbalsamazione dei corpi dei defunti. La frazione terpenoide della resina della boswellia contiene l’AKBA (acido acetil-11-cheto-beta-boswellico), acronimo che raggruppa i nomi degli acidi che sono i principali costituente attivi.
L’attività antinfiammatoria della gommoresina è attribuita all’inibizione della lipossigenasi (blocco produzione dei leucotrieni) e all’inibizione diretta della proteasi (catepsina C) e del NF-kB, fattore di trascrizione nucleare che risulta attivato in numerose malattie croniche di natura infiammatoria. È stata anche osservata la limitazione dell’iperespressione del fattore di necrosi tumorale-alfa e delle metalloproteasi della matrice, che sono determinanti nei processi flogistici.
La Boswellia serrata esplica una potente azione antinfiammatoria. L’infiammazione è un processo complesso che coinvolge un insieme di sostanze biologicamente attive (bradichinine, istamina, prostaglandine, trombossani, enzimi lisosomiali, linfochine, e leucotrieni. Tali sostanze appartengono ad un gruppo di mediatori dell’infiammazione e dei processi allergici. Essi producono inoltre la contrazione della muscolatura liscia e aumentano la permeabilità vascolare. Queste molecole si formano nella via metabolica dell’Acido Arachidonico, per l’intervento di un particolare enzima endogeno, la 5-lipossigenasi.
- Artrosi e artrite reumatoide. La boswellia è in grado di favorire il recupero dal danno della cartilagine articolare o di proteggerla dalla degradazione proteolitica che si verifica nell’insulto infiammatorio nell’artrosi e nell’artrite reumatoide.
- Malattie infiammatorie intestinali. La boswellia può ridurre la flogosi associata a colite ulcerosa e morbo di Crohn, senza il rischio degli effetti collaterali dei farmaci. Alcuni studi hanno mostrato l’efficacia della somministrazione di 300 mg 3 volte/die di boswellia in pazienti con colite ulcerosa. 34 pazienti con colite ulcerosa di grado II-III, sono stati trattati con 350 mg di boswellia 3 volte/die per 6 settimane, comparandoli a 8 soggetti cui è stato somministrato sulfasalazina (3 g/die). Al termine del trattamento l’82% dei soggetti che avevano assunto boswellia erano in remissione completa contro il 75% di remissione del gruppo sulfasalazina.
- Asma bronchiale. In uno studio 80 soggetti con asma bronchiale hanno ricevuto 300 mg 3 volte/die o un placebo per 6 settimane. Il 70% dei partecipanti ha mostrato la scomparsa di dispnea, rantolio, numero degli attacchi e l’aumento del volume di espirazione massima nel primo secondo (FEV1), del flusso di picco espiratorio (FVC), del tasso di sedimentazione degli eritrociti (PEFR) e la diminuzione della conta oesinofila e dell’ESR.
- Emicrania e cefalea. La boswellia può alleviare emicrania, cefalea a grappolo e cefalea indometacina-responders. E' descritto il miglioramento di pazienti con cefalea a grappolo cronica che non avevano avuto effetti con la terapia farmacologica, dopo l’assunzione di 350-700 mg di boswellia 3 volte/die. In Eross (2014) pazienti con emicrania hanno sperimentato la riduzione di frequenza, gravità e disabilità dopo la somministrazione di boswellia.
- Tumori. La boswellia mostra azione antitumorale in vitro su tessuti quali colon, prostata, leucociti e cervello con attività proapoptotica, antiangiogenetica e inibitoria sul fattore di trascrizione NF-kB.Risultati particolarmente interessanti sono stati osservati nel glioma maligno, riducendo l’uso di steroidi e l’edema cerebrale in soggetti sottoposti a chemioterapia. Nel 2002 l’EMEA (European Agency for the Evaluation of Medicinal Products) in Germania ne ha autorizzato l’utilizzo per tale patologia.
Modo d'uso:
Si consiglia di assumere da 2 a 4 capsule al giorno dopo i pasti, con acqua.
Ingredienti:
Boswellia (Boswellia serrata Roxb. ex Colebr.) resina estratto secco tit. 95% in acidi boswellici; involucro: capsula in gelatina vegetale (idrossi-propil-metilcellulosa); agenti di carica: cellulosa; agente antiagglomerante: sali di magnesio degli acidi grassi.
Tenori medi per dose massima giornaliera (4 capsule):
Boswellia e.s. 620 mg, pari ad acidi boswellici 589 mg.
Modalità di conservazione:
Conservare in luogo fresco ed asciutto, al riparo dalla luce. La data di fine validità si riferisce al prodotto correttamente conservato, in confezione integra.
Avvertenze:
Non superare la dose giornaliera consigliata. Tenere fuori dalla portata dei bambini di età inferiore a 3 anni. Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta varia ed equilibrata e di uno stile di vita sano.

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